Flaminia Cruciani - Lapidarium

“Detesto l’ignoranza nei modi più di ogni altra cosa.
È una frattura con il proprio nucleo mitico. La vita si definisce in gesti estetici.” (Flaminia Cruciani)

Questo aforisma di Flaminia Cruciani definisce bene il senso del suo operare poetico, esistenziale ed estetico. Del resto la sua professione di Archeologa (ha partecipato tra gli altri alle campagne di scavo di Ebla in Siria) e una vita vissuta in mezzo all’arte e alla poesia, non poteva che determinare in lei questo interesse di scavo linguistico delle parole. Come non è un caso che abbia scelto di vivere la poesia nell’azione, anzi in Azioni poetiche insieme al Capitano Tomaso Kemeny e il direttivo del Grand Tour Poetico (Berra, Mastropasqua, Cruciani).

Flaminia confessa in uno dei suoi aforismi “Amo il pensiero funambolico e spericolato” e questo ci porta dritto – dritto alla scelta della forma espressiva dell’aforisma, deragliando poeticamente dalla poesia, culla da dove proviene e fiume carsico dove tutto scorre, si nasconde e riemerge.
Scaglia parole come pietre Flaminia ma senza nascondere la mano anzi come sassi sull’acqua che danzano prima di depositarsi nel fondo della riflessione filosofica estetica o sociologica.

Conobbi Flaminia qualche anno fa alla presentazione a Milano del suo libro “Sorso di notte potabile “(Lietocolle), e ne fui subito conquistato per il suo incedere voluttuoso e potente, una prosa poetica generativa e affascinante, un piccolo delirio linguistico che beveva la notte potabile della creattività.

Mi colpì anche la dedica che scrisse sulla copia del libro che mi regalò dopo una serata a passata a parlare di poesia… “A Donato auguro una notte in sorsi potabili”. Ecco quella potabilità della notte e della poesia mi accompagna da allora e la ritrovo in questi aforismi disincantati ma tellurici, lapidari eppure intimi e socializzanti.

Flaminia in questo Lapidarium, non si scaglia contro persone specifiche e riconoscibili, ma si scaglia contro ignoranza e pregiudizi, nemici dell’arte e della cultura, poetanti e mestieranti crudeli e stitici. Più che un libro contro è un libro a favore di qualcosa, in difesa della bellezza distrutta o ignorata, di valori vilipesi e sfregiati. Vediamo alcuni esempi:

E’ più facile cullare un drago che incontrare persone gentili

La bellezza sarà la nostra stella polare

Oggi esercizi d’invisibilità

Dovessi definire in una formula l’operare aforistico di Flaminia direi che è l’aforisma del mito e della bellezza che afferma con vigore e fierezza la bellezza dell’anarchia e l’anarchia della bellezza, infatti in un aforisma scrive:

Sia lodata la filigrana del cuore anarchico

Questo volume è un libero intarsio di reperti linguistici aguzzi e frammentati eppure mitologici, meditazioni filosofiche che traggono ispirazione dai viaggi, dalle letture, dalle riflessioni, dall’esperienza della vita quotidiana, dalle visioni oniriche che ci riscattano dalla patologia del silenzio e dal caos linguistico/comunicazionale in atto.

Lapidarium è un esercizio di ecologia mentale per difendersi dal consumismo delle parole, per ridare senso ai segni e all’azione poetico-estetica-linguistica, ma anche un diario antropologico del presente còlto spesso nell’atto del disfacimento e della distruzione e e che si scaglia con fermezza lucidità e ironia contro dogmi e tabù culturali del nostro tempo.

Riporto di seguito alcuni aforismi scelti dal libro:

La realtà è un’allucinazione condivisa”

Contro la stupidità non ci sono né armi né farmaci”

Brucio sospesa fra terra e cielo, la mia radice è la cenere”

È più facile cullare un drago che incontrare persone gentili”

Detesto l’ignoranza nei modi più di ogni altra cosa”

È una frattura con il proprio nucleo mitico. La vita si definisce in gesti estetici”

La realtà è un irrequieto susseguirsi di avvenimenti intermittenti”

La mia dote è l’infermità che applaude un grillo in una botte vuota”

Sai, da allora con i piedi fatati dall’eternità io inciampo nella vita”

Dogmi e tabù sono forme di stitichezza culturale”


 

Nota Bio-Bibliografica

Flaminia Cruciani. Romana, si ė laureata in Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico, presso Sapienza Università di Roma sotto la guida del Prof. Matthiae. Ha poi conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Archeologia Orientale nella stessa università per poi perfezionare i suoi studi con un Master di II livello in “Architettura per l’Archeologia – Archeologia per l’Architettura” per la valorizzazione del patrimonio culturale.

Per lunghi anni ha partecipato alle annuali campagne di scavo in Siria, in qualità di membro della “Missione archeologica italiana a Ebla”. Ha poi conseguito una seconda laurea triennale in “Storia dell’arte” ed è attualmente iscritta per il conseguimento della magistrale. Presso la stessa università tiene annualmente corsi sul rapporto tra l’iconografia e il testo nella tradizione mesopotamica.

Si è specializzata inoltre in Discipline Analogiche, attraverso lo studio dell’Ipnosi Dinamica, della Comunicazione Analogica non Verbale e della Filosofia Analogica, conseguendo il titolo di Analogista, una professione di aiuto per la lettura e la decodifica delle dinamiche emozionali profonde. Da diversi anni è operatore certificato di Psych-K. Ha inoltre inventato il “Noli me tangere®”, uno strumento fondato sul potere evocativo delle immagini in grado di favorire il processo di individuazione della persona.

Nel 2008 ha pubblicato “Sorso di Notte Potabile”, ed. LietoColle. Suoi testi letterari sono presenti in numerose antologie, fra cui la recente 42 voci per la pace, ed. Nomos. È stata selezionata fra i giovani poeti italiani contemporanei per il Bombardeo de Poemas sobre Milán, opera del collettivo cileno Casagrande. Esponente del movimento mitomodernista, è tra i fondatori e gli ideatori del Grand Tour Poetico e della Freccia della Poesia.