La biblioteca del vento

“Il libro “La Biblioteca del Vento- Quaderno di Poesie sull’Arte ”, raccoglie le poesie dedicate ad artisti, opere o atelier, nell’arco di un ventennio (2010-2020) di attività parallela alla critica d’arte. Spesso queste poesie hanno accompagnato presentazioni di mostre o prefazioni di cataloghi, a volte fondendosi letteralmente al saggio critico e spesso gli Artisti ringraziandomi mi hanno dimostrato il loro affetto e stima per queste essenziali “critiche d’arte in versi”.

Sono versi scritti in occasione di mostre d’arte, o di visite negli ateliers degli artisti, o riflessioni su singole opere e talvolta di riflessione sulle poetiche degli artisti. Tutte hanno quindi da una parte l’osservazione realistica di una realtà(l’opera), ma questa poi diventa il pretesto per un dialogo con l’Artista o con l’Arte, matrice di visionarietà visive, filosofiche e poetiche.

Il libro fa parte di una trilogia poetica, che prende le mosse da un lungo discorso Oraziano, (Come la poesia la pittura), e da una mia riflessione critica sul concetto di Invisibile, che a mio avviso sia l’Arte che la Poesia cercano di vedere e far vedere. Il mio percorso di ricerca iniziato con “Ut pictura poesis”,
è proseguito con “Atelier d’Artista” e ora con questo “La Biblioteca del Vento- Quaderno di Poesie sull’Arte ”.


Donato Di Poce

Casa Editrice: Campanotto Editore
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DEDICHE

REPERTAMI UN SOGNO
per Maria Cristina Ballestracci
Tu che raccogli e ascolti
Le tracce, le trame disabitate
Di relitti dimenticati.

Tu che accarezzi parole rubate
Al vento d’Oriente.

Tu che raccogli la bellezza
Delle cose incompiute.

Tu che conosci le storie
Di attimi in dissolvenza.

Repertami un sogno
Tra le zolle della mia solitudine
Che al risveglio possa diventare
Una nuvola d’inchiostro
Una goccia di rugiada
Posata tra le righe
Di un alfabetomorso.

Milano, 13.07.2011

LO SBIANCAMENTO DEL CORALLO
Per Alessio Ceruti

Dopo aver cercato la bellezza nell’Arte
In tutte le cose della natura
E in tutte le direzioni del cosmo
Hai conosciuto l’orrore dell’uomo sull’uomo
E sulla madre terra violata , abusata, inquinata.

Hai visto i roghi della deforestazione
La morte nelle acque acide negli oceani
Cormorani neri incatramati dal petrolio
Fino allo sbiancamento del corallo.

Tu hai ascoltato con pazienza
Il silenzio del vento e il bianco della neve
Hai visto il blu degli oceani e gli sguardi increduli
Degli Oranghi dell’Indonesia
E hai raccolto con amore
Spirali di conchiglie calcificate
E ventagli di plankton erosi dal tempo.

Sapevi che l’Arte come la Vita è un’opera incompiuta
In continua evoluzione e per questo
Ne cercavi il respiro, il limite e il processo
E le stratificazioni invisibili
Le alchimie tra materia e sogno.

Ma io ho visto nei tuoi mix-media
Le tracce di un amore incompiuto
Ho ascoltato il tuo grido di dolore
E ti vedo in cammino solidale con il mondo
Con il respiro del mondo

A ricordarci che resteremo soli
Come rose del deserto indecifrate
Vortici di nulla a inseguire un perché
Arcobaleni di luce nera senza più colore
Come coralli immersi nell’abisso
Sbiancati dal dolore.

Arcore 7/5/2017

SCRIVERE
Per Evelina Schatz

Scrivere è ascoltare il vento di Samarcanda
E catturare l’anima di un cactus.

Scrivere è ricordare le notti di Odessa
E attraversare il rogo delle parole.

Scrivere è inchiodare un ossimoro
Alla realtà dei contrari.

Scrivere è scolpire utopie
Con avanzi di nettezza urbana.
Scrivere è cercare un altrove
Vivendo in un non luogo.
Scrivere è costruire ponti
Tra Oriente e Occidente
Osare creare la bellezza di una cometa nomade
Tra gli incantesimi dell’Umanità-


Milano, 13/10/2017